Perché una formazione sul portare?
Pubblicato il 6 Marzo 2014
Da alcuni anni in Italia l’interesse rispetto al tema del portare sta crescendo e molti neogenitori sono disposti a “provare” a portare i loro bambini. Nonostante ciò, siamo ancora molto lontani da una vera cultura del portare, che intende facilitare la relazione tra genitori e bambini, la comunicazione e lo sviluppo di una solida base di fiducia sin dall’inizio. In assenza di un’informazione culturalmente acquisita, l’approccio al tema si riduce per lo più alla ricerca del “migliore” supporto e, le difficoltà che i genitori incontrano quando cominciano a portare, spesso vengono scaricate sulla scelta del prodotto adatto o meno.
C’è quindi il rischio di sottovalutare l’intero ambito nel suo significato profondo e quindi di tralasciare un’opportunità nel sostegno alla coppia genitore-bambino. Inoltre, ad oggi, molti genitori smettono o non cominciano neanche a portare i loro bambini per mancanza di sicurezza, sia teorica, tecnica o di origine interna, in questo percorso spesso gli operatori non li sanno aiutare perché anche a loro manca la sicurezza di fondo e l’esperienza in questo campo.
Pertanto due aspetti diventano fondamentali:
- Un’informazione specifica, non commerciale, oggettiva rispetto alla fisiologia del portare, le sue basi scientifiche e il significato di portare i bambini addosso in occidente, nonché rispetto ai diversi supporti per portare attualmente sul mercato.
- Un’assistenza specifica ai genitori competente, che trasmette sicurezza e che li accompagni individualmente.